La capitale
Ieri ho lasciato definitivamente alle spalle Xela per trasferirmi nella capitale, Ciudad de Guatemala, o, come dice la maggior parte della gente qui, Guate. Camminando per strada la sensazione è strana: filo spinato ovunque, sguardi sospettosi, guardie armate davanti a buona parte dei negozi e dei ristoranti. Nei negozi i commessi passano la merce ai clienti attraverso le sbarre di una grata. Nella stampa si legge ogni giorno di morti violente, di sparatorie, di linciaggi. Anche la gente ne parla continuamente. Non è più la guerra, ma certo non è la pace.
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